Bairro de Vanquilha_7a parte
L’appartamento illuminato da una luce fioca, gli sembrò più grande di quanto non ricordasse.
Paulo, assonnato, lo guardò con stupore.
“Che fai qui a quest’ora?”
“Ho ucciso un uomo. Mi devi aiutare.”
“Hai ucciso un uomo?”
“Ho ucciso Peixoto.”
“Cazzo! Vanquilha sarà in festa.”
“…E i tirapiedi di Coelho mi stanno cercando.”
“Da quando frequenti gente così perbene?”
Paulo prese un bicchiere di vino e gli offrì il suo aiuto.”Puoi nasconderti qui per un po’, fino a che le acque non si saranno calmate.” – gli prese una coperta e lo invitò a sdraiarsi sul divano.
“Domattina vedremo cosa fare.”
Rui si addormentò faticosamente.E sognò. Sognò un prato verde.
Lui e suo nonno correvano dietro ad un pallone, mentre sua nonna li osservava sorridente.Poi si svegliò e non riprese più sonno.
Fissò il soffitto a lungo e quando Paulo e Clara si svegliarono, il sole era alto.
Faceva freddo in Vanquilha ma i raggi giallastri regalavano un insolito tepore.
Clara preparò una colazione leggera mentre Paulo si sbarbava davanti ad uno specchio rotto.
Rui sorseggiò il caffè e Paulo gli propose di fuggire prima del calare del sole.
Sua sorella aveva una casa in campagna e lo avrebbe potuto ospitare.
Rui annuì in maniera poco convinta.
Paulo lo capì e pensò che ogni uomo ha diritto di morire nel modo che preferisce.
Ammesso che lo possa scegliere.
Fine Settima parte -continua-
Foto de Il Bradipo errante, Lisboa, Alfama
Ma Paulo ha detto a Rui che Bianchi sarebbe stato ufficiale?
e poi Rui chi? Rui Costa?