Ball possession 71-29*

Premessa.
Sulla mia libreria c’è un pallone da calcio ufficiale.
Da gara.

-Ma scusa perchè tieni un pallone sullo scaffale?
-Ma, sai com’è…è un ricordo. Poi non è uno scaffale. È una libreria.
-Sì, ok ma è pur sempre un pallone.
-Lo so, lo so. Ma l’ultimo pallone ufficiale, quello dei Mondiali di Corea me lo hanno ciulato. Un piciu alla prima partita della nostra squadra lo aveva scaraventato fuori dalla recinzione del campo Vanchiglia.
-Il Vanchiglia? Dietro il Parco della Colletta?
-Sì, quello. Quindi preferisco fargli prendere polvere sul mio scaffale-libreria piuttosto che farmelo ciulare da uno che porta a pisciare il cane…e che, mentre il cane piscia, vede un pallone ufficiale nuovo e bellissimo, e me lo ciula!
-Quindi non lo userai mai?
-Non credo. Anche se magari una volta, se ho voglia, sposto il divano e faccio due tiri.
-Sì, guarda che non è un pallina di spugna…E casa tua non è l’Olimpico.
-Lo so ma sui campi sintetici diventerebbe subito sporco…
-Vabbè ma è un pallone.
-Ma è un ricordo.
-Una foto è un ricordo.
-Vabbè…dai è un souvenir.
-Una statuetta con scritto “Ricordo di…”. Quello è un souvenir. O un bel piatto di ceramica.
-Ok. Ma a me fanno cacare sia i piatti che le statuette!

Era sempre stato insofferente ai souvenir.
Gli mettevano tristezza.
E quel pallone esibito come un trofeo lo rendeva orgoglioso.

-Oh…poi non ti incazzare. Io non lo esporrei. Io ci giocherei.
-E se poi si buca?
-Ma cazzo…è un pallone! Certo che si buca. O si incastra sotto un auto. Oppure finisce nel cortile del vicino. Magari azzannato da un cane…oppure…
-Oppure finisce che me lo ciulano…
-Guardala così. Un pallone non si ciula. È usucapione.
-Cosa cazzo sei? Un avvocato? Se io ho un pallone e lo perdo –temporaneamente- e mentre lo cerco, tu me lo ciuli…non è usucapione. È che hai ciulato una cosa mia. Si chiama furto.
-Ho capito. Ma pensa se finisce nelle mani giuste. Magari quelle di un bambino che ne ha persi tre o quattro. O magari sono arrivati dei bulli e glielo hanno ciulato a lui…magari gliene sono finiti due o tre su un albero…
-No, ma scusa. Fammi capire. Il mio pallone avrebbe un ruolo socio-pedagogico in questa cazzo di società?
-Beh, perchè no.
-Ma perchè no.

Si ripromise di nascondere il pallone. Di chiuderlo in un armadio. E di non pensarci più.
Come un souvenir. Una cosa da custodire. Una reliquia.

-Lo stai violentando.
-Ma chi?
-Il pallone…
-Io starei violentando il pallone?
-Eh sì…lui è costruito per rotolare, per essere preso a calci, per volare in aria…tu lo lasci su uno scaffale…
-…A parte che non è uno scaffale, ma è una libreria…
-Sarà, ma lì è proprio sprecato.

Oramai il tarlo aveva iniziato il suo lavoro. Ronzavano nella testa le parole dell’amico. Pallone, souvenir, usucapione, violenza, scaffale…
Era mercoledì. La solita partita del venerdì si avvicinava.
Leggeva i nomi dei partecipanti e valutava la possibilità di usare IL pallone. Leggeva i nomi come in una litania.
E se succedesse di nuovo? Troppe analogie con la volta scorsa…pallone proveniente da una trasferta.
Da un mondiale under17. Pallone originale.
E se fossi io a scaraventarlo fuori dalle recinzioni?
Uppercarità.
Quasi quasi lo sgonfio e lo chiudo nell’armadio.
Troppo scaramantico per non pensare all’eventualità neanche troppo remota di non riportarlo a casa…

Lo lasciò sullo scaffale. Dava veramente un tono all’ambiente.

*Statistica ufficiale Barcelona v Plzen, possesso palla 71% a 29%.

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

Ti potrebbe interessare anche...