Categoria: Caderno Diario

Impiegato

Quando parlo del mio lavoro mi sento come Troisi nel film Ricomincio da tre. Avete presente la misantropia? Ecco, non che ne soffra sempre ma ci sono situazioni in cui, no…proprio non si può spiegare la rava e la fava al primo che mi capita a tiro. Ma soprattutto, avete idea di quanto sia difficile spiegare qualcosa che non avete più voglia di spiegare? Prendete il mio lavoro. Chi sa di cosa mi occupo parte avvantaggiato nella lettura di questo...

Canto di Natale

Come ogni anno, arriva e non c’è una sola possibilità di evitarlo.  Coinvolgente come un film di lars Von Trier, devastante come un comizio di Salvini, divertente come una battuta di Pieraccioni. E io incredulo, ne vengo completamente travolto. Si parte da un “pensiamo ai regali di Natale”. E siamo ad agosto. La risposta, ovviamente, è “Forse è un filo presto, ma se abbiamo qualche idea…” – dove l’abbiamo è da leggere alla seconda persona singolare (hai). Poi una mattina ti...

À rebours – Controcorrente

Non ne posso più. Sarà la pioggia, sarà il novembre più lungo di sempre, sarà la settimana di passione pre derby, sarà quel che sarà, però, non ne posso più. Non ne posso più di Pif. Sì, quello delle Iene, ora fenomeno mediatico, regista (!!!), conduttore radiofonico (uno con una voce così…), testimonial per compagnie telefoniche, tipico esempio italico di aurea mediocritas. Non mi sta simpatico e francamente non lo trovo nemmeno così bravo. I falsi modesti che si scherniscono...

La coscienza non dimentica

Mi sogno la pioggia fredda e dritta sulle mani i ragazzi della scuola che partono già domani. I treni a vapore, Ivano Fossati   Non si può far finta di niente, meno che mai questa volta. Non si può tacere.  Eppure il silenzio assordante delle istituzioni a fronte della sentenza Cucchi è il silenzio dei codardi, degli inetti, dei furbi, dei delinquenti. È omertà, è scandalo. Un silenzio in cui risuona il vuoto creato dall’assenza del reato di tortura in un...

La passeggiata

Sai cosa ti dico, Francesco? Tutti i weekend dovrebbero essere così. Felici. Lo so, lo so…non può esserci sempre il sole e ogni tanto anche tu avrai il diritto di avere la luna storta. Però ieri è stato bello. Sai quanto sono fiero di andare in giro con te, di raccontarti le cose, di farti vedere il mondo? Spesso sei tu che me lo fai scoprire con il tuo stupore per le cose più piccole, compresi quegli scoiattolini che incontriamo al...

Ogni maledetto mercoledì

Tutti i giorni prendo la bici per andare in ufficio. Caschetto, lucine, catarinfrangenti ovunque per farmi vedere (soprattutto d’inverno). Il tragitto non è lungo: piazza Carducci-via Millio (zona san paolo) e la maggior parte dello stesso è ciclabile. Lo scrivo anche se a Torino, la parola pista ciclabile fa venire l’orticaria a molti, in primis ai ciclisti perchè spesso le piste ciclabile sono una merda, sporche, sdrucciolevoli, rovinate, occupate da auto o moto in sosta, utilizzate da pedoni (spessissimo). (Oh,...

Sa die de sa Sardigna*

“Poi gli uomini si radunano nella pineta sul mare e mangiano. Mangiano dal mattino alla sera. Si raccontano storie torbide, di banditi, di donne. Si beve e si mangia. Carne, non pesce. Qui siamo al mare, ma gli uomini mangiano la carne. I sardi mangiano la carne. Gente di terra, su un’isola circondata dal mare. Come se il mare fosse un corollario.” Cit. Scena 1 I Sardi sono legati visceralmente alla terra. Il senso di appartenenza, a volte anche estremo...

Notte che non vuoi dormire

I’ve found you’ve got to look back at the old things and see them in a new light. ∞ (John Coltrane) Non bastano le note di Coltrane. Non basta il ticchettio della pioggia che batte sulle tegole rosse del tetto. Notte che non dormi e non c’è verso di dormire. Notte che hai sentito i cani abbaiare, le sirene degli antifurto suonare e i boati del vento che preannunciavano chissà quale tempesta. Ogni cosa è rumore. Ogni cosa è luce....

Der deutsche freund

Sono le 17.55 e sul mio tv come da quindici giorni a questa parte, va in onda il Mondiale di calcio. Non si fanno prigionieri, quello che il programma restituisce, noi guardiamo. Francesco gioca seduto sul pavimento del salotto. Squilla il cellulare di Caterina. Pronto? Ah sì, ciao. Dimmi. Ma certo, certo…venite pure su…tanto noi la guardiamo. – click- Chi era? Era C.G (la signora che abita sotto di noi). Chiede se suo fratello può venire a vedere la partita...

16 contro quasi, e dico quasi, quaranta

Il lunedì, da quattro anni a questa parte, è il giorno del tennis. Una lezione (a settimana) con un maestro, più un match (sporadico) con un collega. Per un totale di due appuntamenti, a settimana, quando va bene. Poco, troppo poco. Il mio livello da quattro anni a questa parte però, è salito decisamente e sono migliorato parecchio. Oggi, il maestro, complice l’assenza del mio collega con cui divido l’ora, mi ha detto la seguente frase: “Ah, sei da solo? Bene. Ti ho...