Categoria: Paixões

Cartoline post elettorali – Giorno no.1

Esco di casa. Il cielo è grigio e pioviggina. La pioggia fastidiosa, quella fine e inutile. Un elicottero volteggia sulla mia testa, sembra seguirmi mentre vado verso l’ufficio. Arrivo in ufficio, apro la posta. Booking: Offerta valigia pronta. Un caso? Non credo. Almeno il giorno dopo la vittoria dell’Ulivo c’era il sole. Camera 258.023, Senato 310.741 Camera 126.199, Senato 149.495 Sono i numeri di CasaPound e FN. Se vi sembran pochi. Vi dico che manca il 18% della Lega… Il...

Let’s play two

La prima volta che li ascoltai fu nell’autunno del 1991. L’album era Ten, eravamo travolti dal grunge rock proveniente da Seattle, e non eravamo consci che, nel nostro piccolo, stavamo assistendo ad una piccola rivoluzione. Non avevamo di certo lo spirito e la spinta vitale degli anni Sessanta ma, in cuor nostro, capimmo che la musica iniziava ad essere qualcosa di più di un semplice passatempo. Galeotta la cassetta, galeotto fu il cd di quell’album che fu una vera e...

Adieu Madame

Quando mi ingaggiarono per lavorare sul set di quella fiction, non esitai ad accettare. La paga era buona e la produzione era solida. Nessuna sorpresa in quel mare nostrum di lavori e lavoretti saltuari che servono “per fare esperienza”. Dopo un po’ di giorni di riprese in quel di Racconigi, dove le cicogne nidificano e proliferano, arrivò lei. Una diva del cinema, divina, eterea, bellissima come solo può esserlo una donna di quasi…ehm, no, gli anni di una signora, sono...

Il Concerto

Quando parleremo di un evento e della sua unicità, il ricordo volerà a quella notte fiorentina in cui Eddie Vedder incantò la folla all’Ippodromo delle Cascine. Una notte unica e forse irripetibile, magica e inattesa come una stella cadente. Certo, molti di noi potrebbero dire la stessa cosa di altri artisti, altri concerti, altre serate e sarebbe perfettamente lecito, ma quanto accaduto sabato sera va al di là della performance artistica, perché il concerto solista di Eddie Vedder ha stregato i cuori di circa 50mila...

Infinite Jest – Sì, l’ho letto

Cercate di vedere voi stessi nei vostri avversari. Vi porteranno a capire il Gioco. Ad accettare il fatto che il Gioco riguarda la gestione della paura. D.F.Wallace, Infinite Jest Ce l’ho fatta. Un po’ per sfida all’inizio, un po’ per tigna durante (non volevo abbandonare a metà) e con grande dispiacere alla fine perché Infinite Jest è un libro complesso, ma terribilmente straordinario e forse andrebbe letto solo per questo motivo. La sua straordinarietà e la sua complessità lo rendono...

Possibile

Ho sempre pensato che la coerenza fosse una virtù. Un po’ per testardaggine, un po’ per tigna, un po’ per non dover ammettere di aver sbagliato, un po’ per bastiancontraneria perché di seguire gli altri, beh, proprio no. E infatti ogni cambiamento nella mia vita è stato vissuto con riflessione ampia, dolore, qualche lacrima e un po’ di timore della modifica dello status quo: non ho cambiato mai squadra del cuore, ho avuto qualche amore e non ho mai cambiato...

Sì, ti voglio bene, Nanni

Sì, finalmente l’ho visto. Ho resistito stoicamente, evitato anticipazioni e recensioni, ho saltato la pagina degli spettacoli, cambiato canale in tv e radio ogni volta che temevo interviste et similia. Poi ieri sera dopo quattro giorni dall’uscita, finalmente, al cinema: Mia madre, l’ultimo film di Nanni Moretti. Cosa c’è all’interno del film di Moretti? Cosa racconta? Beh, il titolo dice molto, ma non tutto e comunque non mi addentrerò nella trama, anche se qualcosa, inevitabilmente, dovrò raccontarlo… Innanzitutto ci trovate la vita....

Ti voglio bene Nanni

Premessa Sono un grande ammiratore di Nanni Moretti. Mi piacciono tutti i suoi film, qualcuno di più, qualcuno di meno. Ritengo che sia uno dei migliori registi italiani di sempre. Ho piacere di scrivere questo post prima di vedere il suo ultimo film, Mia madre, che uscirà nelle sale il 16 aprile. Lo scrivo perché dopo aver redatto la mia tesi universitaria, che ha come tema l’opera cinematografica di Moretti, ho maturato alcune riflessioni sui suoi ultimi film e il...

Non gioco più, me ne vado

  La faccia di cemento tu parli e non ti sento io cambio e chi non cambia resta là. Non gioco più lascia stare, non gioco più ti assicuro. Mina, Non gioco più Prima o poi arriva quel momento in cui, ti guardi dentro e pensi che le cose sono cambiate a tal punto che no, tornare indietro non si può. Quel sentimento popolare che mi aveva conquistato e convinto, non esiste più, non mi appartiene più. Io da oggi...

16 contro quasi, e dico quasi, quaranta

Il lunedì, da quattro anni a questa parte, è il giorno del tennis. Una lezione (a settimana) con un maestro, più un match (sporadico) con un collega. Per un totale di due appuntamenti, a settimana, quando va bene. Poco, troppo poco. Il mio livello da quattro anni a questa parte però, è salito decisamente e sono migliorato parecchio. Oggi, il maestro, complice l’assenza del mio collega con cui divido l’ora, mi ha detto la seguente frase: “Ah, sei da solo? Bene. Ti ho...