Cercando un altro bradipo: ovvero, viaggio alla ricerca di me stesso
Conoscere, vedere, infatuarsi.
Infatuarsi di una città, dei suoi angoli, dei suoi odori, della sua gente.
In una parola, Lisbona.Vivere, stare a…significa: amare le piacevoli passeggiate per Torino.Fare la spesa in un mercato che assomiglia a Babele.
Il caffè bevuto alla Caffetteria.
Uscire di casa nel grigio misto delle prime ore del giorno e andare a lavoro. Pensare a quei luoghi in cui sto bene.
La casa della mia giovinezza.L’abbraccio di occhi verdi e riccioli biondi che riempie le mie giornate. La scuola che adesso vivo dall’altra parte della barricata.
Il secondo piano ingresso ballatoio a due passi dal centro città.
I ricordi di serate straordinarie.
Non solo luoghi fisici, ma anche dell’anima.E strano, nasce un sentimento.
La paura di dimenticare. Di tralasciare qualcosa.
Di perdere qualcuno. Di invecchiare.
Mi faccio crescere la barba e non mi rado più.
Grigio misto tra nostalgia e pubalgia, che attanagliano cuore e gambe.
Anche ricordare quel gol
al volo, da trentametri, può servire.
Attraverso ricordi, attraverso sentimenti, attraverso parole, mi addormento sorridente.
Ricordare, felicemente, stanca.