Der deutsche freund

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Sono le 17.55 e sul mio tv come da quindici giorni a questa parte, va in onda il Mondiale di calcio. Non si fanno prigionieri, quello che il programma restituisce, noi guardiamo.
Francesco gioca seduto sul pavimento del salotto.
Squilla il cellulare di Caterina.

Pronto? Ah sì, ciao. Dimmi. Ma certo, certo…venite pure su…tanto noi la guardiamo. – click-

Chi era?

Era C.G (la signora che abita sotto di noi). Chiede se suo fratello può venire a vedere la partita da noi…

Le parole sono ancora nell’aria. Risuona partita e qualcuno bussa alla porta.
Sono C.G e suo fratello J.G.
Ah, dimenticavo, vogliono vedere la partita perché loro sono tedeschi e alle 18 c’è Germania-USA.
Faccio gli onori di casa e C.G ci saluta per tornare di sotto da sua cognata mollando J. in casa nostra.

Quindi, per ricapitolare, il mio divano è occupato da un rubicondo e occhialuto signore, dotato di discreta pancetta, una invidiabile abbronzatura che posseggono i tedeschi che vanno in vacanza a giugno (loro sono tornati prima dal mare per vedere la partita), un paio di sandali (sì, proprio quelli che fanno intravedere le dita) indossati se Dio vuole senza calze, pantaloni bermuda, un bicchiere e una birra.
Parla un discreto inglese, è simpatizzante del Bayern Monaco, profetizza ogni due per tre un goal tedesco, mi ricorda un paio di volte che è un peccato che l’Italia sia fuori dal Mondiale, sorseggia la sua birra e sulle azioni pericolose (poche a dir la verità) dice Uau! O meglio, dice una cosa interpretabile come Uau, ma che assomiglia molto ad un WOUW!
Ogni tanto impreca in tedesco, oppure no. Forse non impreca, parla solo tedesco ma tanto io il tedesco non lo capisco, quindi…
Finisce il primo tempo e J.G mi dice: Io vado sotto, ok? Ci rivediamo tra 15 minuti.

Sono passati 14 minuti e spiccioli e il mio amico tedesco è seduto nuovamente sul mio divano.
Altra birra, sempre portata da casa accoppiata ad un bel boccale.
La partita si trascina stancamente e la Germania vince 1-0.
Mi faccio dire qualche pronuncia esatta dei giocatori tedeschi e lui saluta, ringrazia e se ne va.

Due birre, tre punti.
La prima partita del mondiale vista in compagnia di qualcuno che non siano i miei familiari la vedo con un tedesco, nel mio salotto.

Almeno certe cose, puoi raccontarle.

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

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