Eutanasia di un elettore

Untitled

Mentre l’Europa va a destra, l’Italia in una bizzarra azione di moto retrogrado, sposta il suo asse (e quello del parlamento europeo) verso posizioni quantomeno socialiste.
Gli zerbini politici di giornali e tv dicono che il merito di questa affermazione così schiacciante è di Matteo Renzi.
Non essendo un suo sostenitore, non gli regalerò la soddisfazione di ammettere che potrebbe essere vero: mi limito a registrare la realtà dei fatti.
Grillo è caduto sul più bello. Non ha parlato di Europa, ha pensato che urlare i soliti slogan e continuare ad abbaiare alla Luna potesse essere il volano adatto a farlo vincere: arrivo a dire che la sua apparizione da Vespa, a mio modesto avviso, gli ha procurato più svantaggi che altro.
Grillo è caduto fragorosamente e la pochezza dei suoi giannizzeri di cui si circonda non ha risollevato la contesa che, con il passare delle ore, è diventata disfatta.
Disfatta totale. Dal #vinciamonoi al #vincetepoi ci passa il 20% dei voti, o giù di lì.

Berlusconi, che dire? È morto. Morto e sepolto. Lo tengono in vita patetici anzianotti che hanno nostalgia delle barzellette idiote e dei condoni e delle promesse che il Cavaliere amava regalare alle orde di tristi dementi che lo adoravano. A Cesano Boscone ha già rotto le palle. E credo che le abbia rotte a buona parte di un paese che ha contribuito a rincoglionire in maniera costante per circa venti lunghi anni.
Oramai è storia. Se non si candida lui, quell’accozzaglia di yesman, veline, nani e ballerine non riesce nemmeno a farsi eleggere caposcala nel proprio condominio.

Purtroppo c’è una questione che pochi hanno compreso.
Ieri votavamo per una roba che molti, non sanno nemmeno cosa sia.
Ieri non votavamo il nostro orticello. Noi ieri votavamo con finlandesi, spagnoli, francesi, sloveni, inglesi, austriaci…

Non abbiamo assistito ad una campagna per le europee, bensì abbiamo visto il solito sproloquio italico perpetrare la propria insostenibile pochezza.
Insulti, slogan, battutacce, volgarità e il risultato però è incredibile e inaspettato. Di politiche per l’Europa, ricette per migliorare questo stato delle cose ne ho sentite poche.
E ancora.
Quanti hanno scelto di non votare? I i numeri sono elevati. In Italia come in Europa.
In Italia penso che si sia scelta la via più comoda, come sempre, cioè quella di non scegliere, trincerandosi nel solito “rossi e neri tutti uguali” di Morettiana memoria.
È l’eutanasia dell’elettore. Dopo l’anestetico Berlusconiano e la siringa di adrenalina dei 5stelle, c’è la morte apparente.
Non aver approffittato, anche questa volta, della pochezza dei tuoi competitor sarebbe stato imperdonabile e almeno questo al guitto fiorentino, lo riconosco.
Il PD fa il record nonostante l’astensione e nonostante le scelte, a mio avviso, scellerate nella gestione di questa situazione governativa.
Aveva ragione Grillo a chiedere la testa di tutti nel caso avesse vinto.
Ecco, bene, non ha vinto.
Allora deve essere il PD a chiedere la testa di qualcuno, a partire da Alfano e co, tanto per dirne uno.
Adesso è ora di prendersi delle responsabilità. Che piaccia o meno, Renzi lo deve fare.
Deve dare a questo paese una iniezione di fiducia e politiche sociali utili ad uscire da questo lungo, fastidioso e schifoso empasse lungo vent’anni.

Chiosa.
Mi spaventa questa Europa destrorsa e antieuropeista.
E mi spaventa ancora di più che ci siano gruppi dichiaramente razzisti che siederanno al parlamento europeo.
Anche guardare a ovest e ai cugini d’oltralpe non mi rasserena affatto.
La crisi delle politiche socialiste e l’insoddisfazione popolare genera mostri.
La storia insegna.

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

Ti potrebbe interessare anche...