Fear of the dark

I am a man who walks alone
And when I’m walking a dark road

At night or strolling through the park
When the light begins to change
I sometimes feel a little strange
A little anxious when it’s dark*

 

Spaventato. Sconcertato.
Non dai blocchi. Non dallo “sciopero”. Dalle modalità.
Dalle facce rudi e spavalde dei manifestanti e dalle loro parole.
Potrei dire “me ne fotto”, io ho un lavoro, tutele e quant’altro.
Non ci riesco. Non sono il tipo.

Sono triste. Per tutti noi, per la mia città.
Troppi amici e conoscenti sostengono e incitano tutto questo scempio fascista.
Fascista perchè interpreta i rapporti sociali come rapporti di forza e quindi con prepotenza e intolleranza.
Commenti assurdi, violenti, insulti, minacce, incidenti. La democrazia calpestata.
La Costituzione messa come zeppa sotto la gamba del tavolino che balla.
Il silenzio della politica. La paura dei cittadini. Le urla e i rumori fragorosi nel silenzio della notte.

La nostra lunghissima notte.

Resta l’inquietudine di una parte della popolazione.
Restano i dubbi sull’organizzazione e su quei saluti romani, le bandiere di estrema destra, gli infiltrati, la polizia e il suo comportamento particolare.
La popolazione non viene disturbata, non viene danneggiata: viene violentata nella propria quotidianità.
Tutti tarli che rosicchiano quella maledetta gamba zoppa.
Resta, come pietra tombale alle nostre aspirazioni, lo scollamento tra due anime sempre in lotta, sempre in conflitto.

Un popolo diviso sempre a metà.
Un popolo che per vent’anni non ha protestato, non ha scelto o ha scelto male.
Un popolo che “chissenefrega” tanto non mi tocca.
Che le tasse se non si pagano è meglio.
Che chi si impegna in politica è un coglione perchè rossineri, tutti uguali.
Con le fatture non dichiarate, con le multe non pagate, con il lavoro nero, con la totale accettazione del sotterfugio, del raggiro.
Bramando un condono. Con la gamba zoppa del tavolino in salotto e la democrazia nello scantinato delle loro coscienze.

*Iron Maiden, Fear of the dark

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

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