How? When? Out? Rains..! – Iª parte-

Guida pratica alla conoscenza e alla sopravvivenza nella città di Londra
Londra 7-11 settembre
Avvolto nella prima felpa post-estate, ritrovo Londra, stranamente bagnata da una pioggerellina petulante che gli autoctoni, non curanti, affrontano senza alcun fastidio.
Servirebbe un ombrello, anche se la pioggia è talmente fine che quasi quasi non te ne accorgi.
A queste latitudini le chiamano shower e da queste parti le previsioni meteo sono uno dei programmi televisivi più seguiti.
L’albergo, il solito Premier Inn, mi ospita in una piccolissima doppia.
Ravenscourt Park a due passi dall’ufficio e dall’albergo è un ottimo modo per raggiungere le due mete: passeggiata nel verde, al di fuori di traffico e di pericolosi attraversamenti pedonali.
Keep left, keep right. Stai attento straniero! Le auto arrivano al contrario rispetto alle tue abitudini.
L’edificio asettico che ospita gli uffici si staglia nella assai anonima Askew Road.
I miei colleghi anglosassoni a parte qualche rara eccezione, parlano una lingua che con l’inglese ha ben poco a che vedere.Parlano varianti del Queen English e lo scoglio linguistico resta pericolosamente in bilico tra facce imbarazzate di chi non capisce (il sottoscritto) e di chi fatica a farsi capire (sempre il sottoscritto).
Comunque potrebbe andare peggio.
Potrebbe piovere.

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

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