Il bello della democrazia è proprio questo: tutti possono parlare, ma non occorre ascoltare.**

A volte essere nemici facilita
Piacersi è così inutile
Lucio Battisti, Hegel

Fact checking è un’espressione inglese che significa verifica dei fatti.

Il capogruppo alla Camera del m5s sig.ra Lombardi non credo sia a conoscenza di questa pratica usata in molti paesi, da media e da comuni cittadini che vogliono verificare la veridicità delle informazioni e delle dichiarazioni rilasciate.

Ieri, in un passaggio cruciale per la storia del nostro paese, la sig.ra Lombardi si è presentata davanti ai giornalisti dicendo che il m5s è il primo partito per voti in Italia.

Lungi da me volermi arrampicare sugli specchi, ma cara Sig.ra Lombardi, i dati del Viminale parlano chiaro.

Seppur di poco, il m5s non è il primo partito alla Camera

m5s 8.784.499*

PD 8.932.615*

nè tantomeno al Senato dove il divario è più netto

m5s 7.375.412*

PD 8.674.893*

(*dati ufficiali del Viminale)

Non è per fare questione di lana caprina, ma giusto per mettere i puntini sulle i.

Così, mentre cercavo di riprendermi dalla dichiarazione della Lombardi, il sig. Vito Crimi capogruppo al senato del m5s ha continuato sull’orlo della farneticazione, dichiarando che i voti del m5s più quello degli astenuti messi insieme sono la più grande forza politica del paese.

E da quando quelli rimasti a casa fanno numero? Da quando gli astenuti scelgono? Da quando l’astensione è intestata ad una forza politica piuttosto che ad un’altra?

Quindi si evince che chiunque potrebbe annettersi la paternità di quei non-voti, giusto?

Caro cittadino Crimi e cara cittadina Lombardi, se aveste un briciolo di umiltà in più e un po’ più di rispetto per chi vuole sapere chi siete e cosa volete fare, sappiate che qualcuno disposto ad ascoltarvi, lo trovereste.

E se oltre a questo, aveste l’accortezza di saper ascoltare e non solo di ripetere a pappagallo i venti punti del programma (la campagna elettorale è finita, e poi magari imparateli a memoria…), capireste che chi viene eletto non fa solo gli interessi dei propri elettori, ma di tutto il popolo.

Il rispetto che pretendete non è certo quello che otterrete non accettando il confronto con il popolo, con la stampa e con i vostri competitor.

Vi stiamo sul cazzo tutti. Dal primo all’ultimo.

Dal primo che ieri vi ha ricevuto e di cui vi siete sempre fatti beffe, dandogli persino del rincoglionito, fino all’ultimo che non vi ha votato, o magari guarda un po’ di uno che vi ha pure sostenuto ma si sta rendendo conto che siete nè più nè meno uguali agli altri.

Come cambiano le prospettive.

Fino ad una settimana fa eravate gli Eletti, i duri e puri, quelli che si siedono in alto, quelli che non volevano poltrone, quelli che il potere non ci interessa, quelli che non avrebbero appoggiato mai nessuno.

Poi una settimana dopo, qualcuno di voi ha usato la testa, o se più vi piace, ha semplicemente disobbedito al grande Capo votando il presidente del Senato e così in un battito di ciglia siete già lì a chiedere poltrone: esattamente come gli altri.

E nemmeno in maniera tanto diversa dai partiti tradizionali che, guarda caso, vi stanno sul cazzo as usual.

Che poi a pensar male si fa peccato, ma di tutte le poltrone che ci sono, proprio quelle che riguardano comunicazione e servizi segreti…ma Casaleggio che dice??

Magari a quegli otto milioni di italiani che vi hanno votato, poco gliene fotte che vi prendiate il Copasir o la Vigilanza Rai, perchè voi di queste cose non avete mai parlato in campagna elettorale, ma a qualcuno dei restanti, sì.

E se al termine di una lunga giornata avrete mai il coraggio di guardare in faccia la realtà e vi renderete conto che la democrazia non è una roba sporca, capirete la possibilità clamorosa che avete tra le mani e forse troverete anche la forza per non parlare sempre al plurale, dato che poi, uno vale uno.

Anche se di fatto col cazzo che è così. E lo sapete anche voi.

(**cit. Enzo Biagi)

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

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