Il mese più crudele

Mi ricordo gli anni passati.
I mesi che scorrono in serie. I ricordi si susseguono.
L’infanzia, la scuola, l’università, il lavoro.
Io, tu e le rose. Io e l’allergia. Io e le epiche finali di coppa. Io e i (tanti) Giri d’Italia davanti alla televisione.

Un mese terribile. Il mese più difficile.
Come il Mortirolo scalato con una graziella.
Scollinato maggio, tutto in discesa. Tutto più facile.
Via verso il traguardo finale.

Avvinghiato a chi ti vuole bene ritorni a casa stanco da giornate improbabili.
La vita che cambia e tu che resti attaccato a incrollabili certezze.
Le scadenze certificano la tua esistenza e ti ritrovi attanagliato dalla solita allergia, occhi gonfi, un leggero stato di sonnolenza, disabilitato, stremato.
Ai piedi del divano una bottiglia di vino vuota, residuo di un pasto frugale consumato mentre ti chiedi se tutto quello per cui hai lottato, fatto sacrifici, speso tempo ed energie valga veramente la pena.
Ti chiedi se questa era la vita che volevi.

Ti chiedi perché tutto, se non molto della tua vita, si risolva nelle calde e pollinose giornate del mese più lungo e più crudele.
La pioggia ti aiuta ma rallenta solo l’andamento delle giornate stesse.
E così, diviso tra mille pensieri, dopo il traguardo volante, aspetti la volata finale.
La corsa contro il tempo inizia. Il gruppetto degli inseguitori ti sta riprendendo, recupera su di te.
Hai ancora un minimo vantaggio. Mancano solo pochi giorni.
Scollinato il Mortirolo…è fatta….
Scollinato il Mortirolo è fatta.

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

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1 Risposta

  1. CR ha detto:

    Vai Pantani!