Le dieci regole del perfetto idiota – ovvero se pensi di arricchirti con le scommesse sei un perfetto coglione

Premessa.
Mi piace il calcio e mi piace scommettere sul calcio.
Non sono ricco e non ho il demone del gioco.
Lo faccio per sfidare me stesso e mangiarmi una pizza a gratis ogni tanto. E’ più un gioco che un vizio.
Dove c’è gusto non c’è perdenza.
Vi elenco le regole che il sottoscritto ha stilato e contro le quali non si può proprio andare:

1) Non si scommette mai sulla propria squadra del cuore;
2) Non si scommettono mai derby cittadini e/o regionali;
3) Non si scommettono mai squadre slave. Peggio se coinvolte in derby;
4) Non si scommette mai sulla Nazionale del Belgio;
5) Non si scommette mai sulle amichevoli;
6) Non si scommette mai sulla squadra che nella settimana precedente ti ha fatto perdere;
7) Non ci si deve far influenzare dalle quote e tantomeno dalle idee degli scommettitori seriali;
(nb. Lo scommettitore seriale non bada a chi è favorito, chi è in testa, chi è più forte, chi arriva da strisce positive. Lo scommettitore seriale bada alla quota. Più è alta più fa sognare e inevitabilmente…fa perdere).
8) Il primo feeling è determinante. Se siete sul cesso e immaginate il risultato di una partita, giocatelo. Se state leggendo il giornale sul tram o state guidando nel traffico e avete la visione…beh, giocatela e non cambiate idea;
9) Mai giocare la prima giornata di (qualsivoglia) campionato;
10) Mai giocare partite di ritorno se l’andata ha definito, a grandi linee, chi ha praticamente passato il turno.

Con queste dieci regole, il vostro bilancio e/o il vostro conto online resteranno ancorati da anni alla cifra di circa quindici-venti euro.
Cosa ci insegna tutto questo?
Assolutamente niente.

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

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