Le montagne in Olanda non esistono _2ªparte

Guida rapida ed essenziale per la conoscenza dei Paesi Bassi

Nijmegen, 11 giugno 2007
Dall’amena Groningen alla sconosciuta Nijmegen (si pronuncia Neimechen ma solo gli olandesi possono spiegare quanto accade dopo la prima e e la fine della parola).
Stasera qui Serbia-Italia. Venerdì scorso i Rolling Stones. Stadio piccolo, immerso nel verde di un parco pubblico.
Lo spazio riservato ai mezzi della televisione è veramente ristretto.

E qui viene fuori l’organizzazione: un concetto da sempre considerato appannaggio dei popoli nordici ma non applicabile ai simpatici tulipani.
Confermo quanto detto nella prima puntata di questa rubrica: in Olanda l’anarchia è al potere.
Avete presente Van Gogh…vi sembrava normale? Era sicuramente un genio e si sa i geni di normale hanno poco. Che poi si sia tagliato un orecchio per amore (?) questo la dice lunga…
E ancora. La nazionale di calcio olandese degli anni ’70: nessun ruolo predefinito. Tutti attaccanti, tutti difensori.
Venne ribattezzato calcio totale e fu rivoluzione.
Giocatori con i capelli lunghi modello rockstar, mogli e fidanzate in ritiro durante le competizioni internazionali.
La sconfitta come forma d’arte: perdevano, sì, ma erano bellissimi.

Dove ero rimasto…all’organizzazione! Credetemi, non è affar loro.
Lo spazio adiacente allo stadio di Nijmegen è piccolo e andrebbe ottimizzato. E questi che fanno?
Piazzano nel mezzo dell’area una tensostruttura per il catering.
Non contenti, sistemano dei blocchi di cemento da 400 kg. per evitare che la struttura voli via e non trovano di meglio che adagiarne un paio, sui cavi video posati il giorno prima dai tecnici di Mamma RAI.
Per sistemare i due camion regia gli autisti devono ricorrere ad azzardate e improponibili manovre.
Non capisco ma mi adeguo.

E alla fine del match, per smontare tutte le attrezzature, non ci sono ruoli predefiniti esattamente come nell’Olanda del ’74.
Tutti fanno tutto. Lentamente e malamente.
La disorganizzazione al potere per un paese alla rovescia.

Foto de Il Bradipo errante, Nijmegen, 11 giugno 2007

 

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

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1 Risposta

  1. Anonymous ha detto:

    Il disordine è figlio della creatività che gli olandesi hanno da vendere e senza fare troppo chiasso, come bravi popoli del nord.
    Se il disordine ha prodotto i Paesi Bassi ho trovato la mia terra promessa!