Le montagne in Olanda non esistono _4ªparte

Guida rapida ed essenziale per la conoscenza dei Paesi Bassi

Groninigen, 15 giugno 2007
Finalmente spiove. La giornata di oggi ha dimostrato se ce ne fosse bisogno che se l’Italia è il paese del sole, i Paesi Bassi sono quello dell’acqua.

Che sia pioggia battente oppure acqua stagnante che riempie gli innumerevoli canali della città, questo non cambia la sostanza delle cose.

Del resto qui hanno dovuto convivere con l’acqua, altrimenti sarebbero stati dolori.
Dolori da umidità si potrebbe dire, visto che l’umidità è amica inseparabile di questo viaggio.

L’acqua regola la vita della gente.
E qui, per l’acqua si ha un rispetto che va oltre l’immaginifico.

A Groningen oggi piove, ma le bici viaggiano come se niente fosse.
Sono qualcuno azzarda un ombrello o una mantella. Gli altri pedalano con noncuranza e se ci si bagna, pazienza, ci si asciugherà.
Pochissimi sono quelli che trovano conforto sotto un balcone aspettando che smetta.

E tra uno scroscio e l’altro si trova anche il tempo di navigare per i canali della città.
E così, oltre alle bici e alle auto, si vedono anche le barche.
Il traffico terrestre si ferma e cede il passo. I ponti si alzano in pochi istanti, fanno passare la barca e ritornano giù altrettanto veocemente.
Lungo il canale ci sono i semafori, il natante fa la richiesta di passaggio e un addetto, Benigni lo avrebbe chiamato Casellante, gli concede l’attraversamento.

Se qualcuno naviga, qualcun altro ha gettato l’ancora per sempre: lungo i canali, ferme, ci sono barche e chiatte che nella maggior parte dei casi sono abitazioni private.

Fatiscenti o deliziose, arredate con gusto o abbandonate a sè stesse.
Il fascino rimane intatto. Ambiente bohemienne, paragonabile a piccoli sottotetto dei centri storici.
Bello. Ma funzionale?
Ai reumatismi o a qualche Père Jules autoctono, l’ardua sentenza.

Foto de il Bradipo errante, Groningen, 15 giugno 2007

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

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4 Risposte

  1. Die ha detto:

    Se ti capita vai a visitare Marken, un delizioso paesino costruito su strisce di terra strappate alle acque. Veramente bello.

  2. gae ha detto:

    La foto di questo post a prima vista mi ha messo una tristezza enorme. Poi ci ho riflettuto e “mi sono fatto persuaso” che il triste sono io che credo che l’unica palusibile soluzione sia stare davanti a quel ponte in auto, magari incolonnati, con i tergicristalli che fanno sempre lo stesso (fottutissimo) rumore.

    Parafrasando una persona perbene che stimo profondamente, “l’auto mi ha rubato l’anima”. Miiii, come sono colto….

  3. Anonymous ha detto:

    Affascianto dalla lettura mi e ti pongo una domanda. Con tutta questa pianura Theunisse dove si allenava? Dal medico?

  4. Keyser Soze ha detto:

    … a proposito sono Keyser.
    Ciao Vagabondo