Molesti a parte

È la consueta pausa pranzo. Qualcuno si lamenta sempre. Normalmente sono io. Ogni tanto è Claudio. Paolo, invece, non si lamenta mai. O quasi
Ore dodici e trenta di una normale e tranquilla pausa pranzo. Si fa l’appello e si parte. Quasi sempre solito posto e solita strada. Quasi sempre ci si sfotte, si ride, spesso si parla di calcio, quasi mai di lavoro anche se si parla di quello che succede in azienda, si parla anche di cose serie, ma la pausa è pausa: e alla fine ci si rilassa e si chiacchiera del più e del meno. E soprattutto, si ride molto.
Claudio: “Dove andiamo oggi?”.
Dani: “Dove vuoi andare? Al solito posto.”
Luca ad un certo punto, con una semplice domanda, dà una svolta alla pausa di uno di noi, e in generale a tutto il gruppo: “Oh, ma avete visto quel pilota di superbike…”
Io lo interrompo prontamente: “No, non l’ho visto, perchè non seguo quelli che, secondo me, non sono sport.”
Claudio mi incalza, facendomi notare che i motociclisti e i piloti di formula uno sono dei veri e propri atleti.
Non posso far altro che annuire: è vero – dico – ma a parità di preparazione e allenamento, la macchina, il motore, fanno la differenza. E allora non è sport.
Apro una parentesi.
Per me lo sport, per essere definito tale, necessita di una palla. Se non c’è la palla, non c’è sport. È una logica estremizzazione che mi attira critiche, ma, come si dice, me ne fotto. Chiusa parentesi.*
La discussione si anima. Mi fanno notare che anche l’equitazione, che è addirittura sport olimpico, prevede l’utilizzo di un cavallo e che quindi (secondo la mia tesi) sia lui a decretare vincitori e vinti.
E io confermo la mia tesi. La avvaloro. La estremizzo (come sempre).
E si va avanti parlando di quelli che non dovrebbero essere sport olimpici, tipo il bridge (che non lo è, grazieaddio) e mi porto avanti citando sport che sono stati addirittura cacciati dal vernissage olimpico: il baseball per esempio.
Claudio mi interroga: “E perchè hanno tolto il baseball?”.
Io bofonchio qualcosa sul numero di federazioni, troppo poche per un evento simile…e poi mi lancio in una disquisizione di tipo continentale: “…mi sembra di ricordare che ci sia bisogno che si giochi in tutti i continenti…tipo il rugby.”
Ma mi sbaglio, perchè il motivo per cui il rugby a quindici** non è alle Olimpiadi è semplicemente un non lo so. Oh…se non lo so, non lo so. Penso per motivi di lunghezza dell’evento e del torneo di rugby…forse per la difficoltà nel recupero tra un match e l’altro?!
Faccio un’iperbole, sapendo che nessuno mi verrebbe mai dietro, dopo una cazzata simile. E invece mi sbaglio. Perchè Paolo interviene, secco e deciso.
“Che poi sarà già uno sport il rugby. Manco la palla è normale. Baaaargghhhh…facciamo rissa!!!! E via uno sull’altro. Che cazzo di sport…”
Claudio, indignato: “Ma cosa dici Paolo? Ma perchè…sono atleti pazzeschi.”
A questo punto, intervengo perchè credo di sapere il motivo di tanto astio da parte del taciturno Paolo…
“Ma io lo so il motivo di tanto astio nei confronti del rugby…A Paolo non è andato giù quel mese in Francia per i Mondiali 2007…”.
Paolo conferma: “Che periodo di merda…poi c’era quel picio di un inglese che lavorava con me…Andiamo a mangiare ostriche? No, no. Io mi mangio il mio hamburger e vado in piazza a vedere la Scozia. Ecco, bravo picio…vai a fare in culo, te e la Scozia che io vado a mangiare ostriche e a bere champagne. Che coglione”.
Da quel momento non sarà più lui. E la sua pausa pranzo sarà un continuo rimuginare fra sè e sè, su quel mese del cazzo, in Francia, tra un’ostrica e una partita di uno sport che non ha nemmeno la palla normale.
E poi tra l’altro – aggiunge Paolo- mi dà in testa che adesso è il secondo sport nazionale. Ma se non vinciamo mai una partita? E adesso hanno tutti la mania del rugby.
Oggi è proprio una giornataccia. E l’insalata striminzita che affiora dal suo piatto, non fa altro che confermare il tutto.
*eccezione per atletica, hockey su ghiaccio, tiro con l’arco e una decina di altri sport fighi che adesso non mi vengono in mente.
** il rugby a 7 è sport olimpico. Sarà presente a Rio 2016.

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

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