Notizie dalla Groenlandia

Eh, ma perchè tutti? Questa fissazione di dire tutti uguali, tutti complici, tutti compromessi…siamo tutti uguali…
Nanni Moretti, Caro Diario

—— —— ——

[La mia voce interiore in corsivo]

Non so a voi, ma a me è già capitato, capita e capiterà di leggere numerosi blog in giro per la rete.
Forse è curiosità, forse è il caso, forse è per leggere belle storie, belle esperienze.
Ad essere sinceri quella di aprire un blog non era una mia priorità.
In fondo, pensavo che a nessuno interessassero le mie cazzate.
Poi ho iniziato a scrivere e ho pensato: ma chissenefrega, io scrivo per me, mica per gli altri.
Sì, certo e io sono John McEnroe.
Poi proprio quando mi sono convinto, superando i miei pudori (temevo, e temo tuttora, di scrivere banali puttanate), durante una navigazione in rete, ho incrociato quello che scrive bene.

Cristo santo. 

Eh sì, lui è bravissimo. Racconta la rava e la fava, ha un lavoro fichissimo da n mila euro l’anno, pratica tennis, golf, nuoto e corre tutti i giorni. Ha due figli, ovviamente bellissimi, di cui si occupa mentre sua moglie fa pilates, corso di cucina, acquagym o come cazzo si scrive. La moglie è libero professionista. Ovviamente.

Va beh, ma a che te ne fotte se questo è Superman?

No, niente. Solo che lui conosce James Joyce come le sue tasche e lo cita ad ogni piè sospinto, Dostoevskij lo ha letto tutto e conosce a memoria tutti i libri…

…di Omero

Cazzo fai? La citazione di De Gregori? Insomma, ognuno, come direbbe lui, ha il suo background. Argh.
Mentre lo leggi ti rendi conto di essere un coglione qualunque, il tuo blog è una porcheria, le tue storie fanno schifo, non sai un cazzo di psicanalisi, non conosci i The National perché non sei abbastanza indie, non conosci la filosofia, la metafisica e, soprattutto, non sei abbastanza profondo.

Mioddio. Ti è crollato il mondo addosso.
Uh già. Avevo poche certezze. Ma dopo avere incrociato quello che scrive bene, tutto quello che scrivo mi sembra una merda. Raccontavo piccole storie da appassionato di politica, calcio, tennis, amante dei viaggi, del cinema.
Il cinema. Ma tu hai mai scritto un post sulla dialettica straubiana?
-Sciaffffffff!!!! (suono del palmo della mano sulla fronte)- Eh no. Solo che ero così depresso che ho continuato a navigare e…

E? Parla, diamine!

Mi sono imbattuto in un blog da donne, scritto da una donna. -Ri-sciaffffffffff!!! (arisuono del palmo della mano sulla fronte)-


Quindi? 

Sembrava il blog della moglie di quello che scrive bene. Scrive di moda (esticazzi), di come si concilia il lavoro con il sesso, il lavoro con la famiglia, il lavoro con la vita sociale, il lavoro con le scarpe con i tacchi, il lavoro con il sushi, il lavoro con il parcheggio, la vita da single, la vita di coppia, la vita di coppia con figli.
Una roba piena di stereotipi alla Sex and the city.
Sono rimasto colpito da un post in cui la tipa analizza la questione uomo/donna vs sesso.
Una valanga di generalizzazioni alle quali, il primo istinto era invadere la Padania. Possibilmente radendola al suolo.
Le donne qua, le donne là, gli uomini tutti uguali, noi lo facciamo con la testa, non abbiamo un interruttore, e poi dovete conquistarci, e poi le attenzioni, e poi i regali, e poi la fantasia, e poi non fate questo, non fate quello, non dite mai ti è piaciuto?, senza dimenticare dettagli su dimensioni, misure e durata.

Mentre leggevo ho elaborato un pensiero molto spiccio.
Io penso che uomini e donne (visto che dobbiamo generalizzare) siano, da sempre, entrambi alla ricerca del piacere reciproco.
Solo che le vie sono diverse e fottutamente parallele, pertanto si incroceranno solo in un ipotetico puntino all’orizzonte, che chiameremo PIS (punto di intesa sessuale) nel quale uomini e donne potranno soddisfare l’assioma appena enunciato; assioma che chiameremo ARP (assioma del reciproco piacere).
Le vie sono parallele, certo, ma visto che stiamo qui a generalizzare, per noi uomini, la strada è quella più dritta e diretta possibile; per le donne, invece, è più o meno come passare dall’Islanda per andare in Puglia.
Se abitate in Groenlandia è tutto ok, mentre scendete verso sud, potete godervi i lunari paesaggi islandesi, ma se abitate chessoio, in Campania, basta evitare il vento forte a Candela (sulla Napoli-Canosa) e in men che non si dica, siete arrivate.
Viene solo da chiedersi perché l’ARP e il PIS si trovano rispettivamente per noi uomini, a due passi dal divano di casa, mentre per le donne, entrambi stanno più o meno in Groenlandia.

E glielo hai scritto? 

No, ma ovviamente mi sarebbe piaciuto dirle che anche noi uomini vogliamo essere conquistati, ammirati, adulati. Che anche noi vogliamo ricevere attenzioni, regali, sorrisi, baci, carezze.

Esattamente come le donne.
E se non capiamo tante cose di voi, cara blogger, sappiamo esattamente dove cazzo sta la Groenlandia.
Se non altro perché abbiamo giocato a Risiko molto più di voi.

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

Ti potrebbe interessare anche...