Notte che non vuoi dormire

I’ve found you’ve got to look back at the old things and see them in a new light. ∞
(John Coltrane)

Non bastano le note di Coltrane.
Non basta il ticchettio della pioggia che batte sulle tegole rosse del tetto.
Notte che non dormi e non c’è verso di dormire.
Notte che hai sentito i cani abbaiare, le sirene degli antifurto suonare e i boati del vento che preannunciavano chissà quale tempesta.

Ogni cosa è rumore.
Ogni cosa è luce.
I lampi che diventano fulmini, preannunciati da una luce inquietante che si muove tra le nuvole.
Gli altri dormono.
Una musica tutta bassi risuona per strada.
La serranda fa passare qualche spiraglio di luce.

Notte che non dormi e non c’è verso di dormire.
Notte che pensi a domani.
Notte che ad un certo punto, finalmente è silenzio.
Non c’è più vento, non c’è più musica, non ci sono tuoni e temporale, nulla.

Peccato, perché adesso li vorresti.
Sdraiato nel tuo letto, Coltrane nelle orecchie a basso volume, il ricordo dei temporali estivi, quella sensazione di paura mista a sicurezza che avevi quando eri bambino.
Adesso vorresti se non i tuoni, almeno la pioggia.
Nulla.

Passa un motorino, qualche bus torna verso il deposito.
Almeno è una notte fresca e potresti dormire, ma non basta Coltrane, il tuo blue* è nostalgia, rabbia e pensieri negativi.
Notte che non vuoi dormire ché a prendersi sul serio di giorno, si perdono anni di vita, ma se proprio non puoi farne a meno, sforzati, concentrati, rilassati, distenditi e adesso, dormi o almeno provaci.
Almeno la notte, almeno la notte.

Adesso lo senti il bus. Però è quello che esce dal deposito.
Adesso senti qualche cretino che canta cori da stadio e non sai che ore sono, ma sai che la madre dei cretini è sempre incinta.
Notte che adesso è giorno e devi dormire.
Non ti resta che un abbraccio, una carezza che puntuale arriva.
È ora, devi alzarti.

Notte che avresti voluto dormire.
Coltrane e il suo blue, tu e il tuo blue.
Una notte piacevole per non dormire.

*Il significato dell’aggettivo inglese blue è connesso all’associazione tra il colore blu e un senso di nostalgia e tristezza tipico della musica afro-americana, così com’essa era percepita dall’orecchio di uditori europei abituato alla dicotomia maggiore-minore.

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

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