Ogni maledetto mercoledì
Lo scrivo anche se a Torino, la parola pista ciclabile fa venire l’orticaria a molti, in primis ai ciclisti perchè spesso le piste ciclabile sono una merda, sporche, sdrucciolevoli, rovinate, occupate da auto o moto in sosta, utilizzate da pedoni (spessissimo).
Vi giuro che non sarebbe uno sbattone assurdo, ma solo il tempo di un semaforo…
Il fatto è che la promiscuità, in questo caso, genera mostri.
A metà, su uno spazio già risicato perché i tecnici comunali hanno pensato che per abbellire il ponte ci fosse bisogno di piante enormi (che non vengono potate), dicevo, a metà ponte, eccola lì, la mia nemesi.
Mamma con passeggino, bambina tenuta per mano (sinistra) e cane tenuto al guinzaglio (mano destra): per una occupazione totale della pista ciclabile al cento per cento. Ora…io sono uno di quelli che rompe abbastanza i coglioni in questo tipo di situazioni, ma a questo giro penso: sono le 8.45 e questa sarà in piedi da una vita, deve portare la bambina all’asilo e il cane dal veterinario (ok, magari il cane sta bene…però me la immagino così).
Allora provo a ribattere:”Sì, ho capito…che c’entra?”
La “signora” non fa una piega e mi fa un bel dito medio, condito da una serie di rabbiosi vaffanculo.
Se ne va e io pure, cristonando e smadonnando.
Un giorno probabilmente qualcuno la investirà.
Per il momento ogni dannato mercoledì quando ci incrociamo, mi prendo insulti a gratis.
Non reagisco nemmeno più. Mi limito a non fermarmi e la costringo sul lato destro della pista ciclabile.
Mentre la incrocio urlo: “PISTAAAA CICLABILEEEEEE” e lei urla “VAFFANCULOOOO”…
Chissà chi si stuferà prima. Ah, intanto il cane non lo vedo più.
Si sarà suicidato.