Storie polacche – Iª parte –

Guida alla conoscenza della cittadina di Bydgoszcz, del Voivodato di Cuiavia e Pomerania e della Polonia

Aeroporto militare di Bydgoszcz. Nel caldo pomeriggio di un luglio agli albori, sbarco nel Voivodato di Cuiavia e Pomerania, una specie di Abruzzo-Molise in salsa polacca.

Trecentomila abitanti, un centro storico niente male, un fiume, il Brda affluente importante della Vistola, stadio di tutto rispetto e una atmosfera che ricorda tanto l’esperienza ceca in quel di Ostrava.

La similitudine ci sta tutta. E non potrebbe essere altrimenti.

Mancano solo i segni di realismo socialista che contraddistinguevano l’amena cittadina ceca.

Uomini dalla faccia stanca montano sotto un sole cocente una struttura in acciaio.
Un bambino cicciottello e svogliato calcia un pallone mezzo sgonfio verso una porta.
Dovrebbe essere felice. Tira con forza e calpesta l’erba del prestigioso manto di casa.
Invece non lo è.
E’ solo e probabilmente annoiato.

Intanto attorno a lui giganti giamaicani sfrecciano sulla pista in tartan appena posata e il sole caldo costringe i più alla ricerca di ombra.
Fa caldo. E i giamaicani continuano a correre. A saltare. A ridere e a scherzare.
Intanto il bambino, ignorandoli, calcia con forza.
E’ solo e probabilmente annoiato.

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

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1 Risposta

  1. wash_ink ha detto:

    Dai che non è poi così male…