Tag: Storie quotidiane

Gallus Gallus Domesticus*

…siamo qua a 40 gradi all’ombra, senza una lira e con questi cazzo di tatuaggi che fanno un male della madonna e che ci faranno ricordare quanto siamo stati stronzi in quel lontano inverno dell’Ottantotto… Ponchia, Marrakech Express di Gabriele Salvatores   Ho molti amici tatuati e molti amici tatuatori, pardon artisti. Io, però in questo ultimo weekend ligure ho visto troppi corpi disegnati male e raccontati peggio: i modaioli tamarri che indossano bruttissime canotte smanicate, i forzati del tribale...

Sweet home, Pomezia

Dal monte ventoso dei miei sentimenti sfoglio all’aria una rosa ricettario l’inizio è già indiziario […]* Lucio Battisti   L’inizio è 16-0. Come se il Real Madrid incontrasse il Moncalieri. L’inizio è l’incontrario di tutto quello che uno può immaginare. L’inizio è che due su tre sono stati a casa. L’inizio è che “grazie al cazzo…due su tre sono rimasti a casa”‘. L’inizio è che “per forza il centrosinistra ha vinto.” L’inizio è che, a casa, non sono rimasti quelli...

La lunga notte delle isobare

La stanza buia.Un candelabro con cinque candele smozzicate.Silenzio.Un uomo, chino su alcune carte, impreca battendo i pugni sul tavolo. “Diamine, Elmundsson, quante volte le ho detto di non bestemmiare? Non vedo la necessità di prendersela con le divinità…”“Me la prendo con le divinità, dott. Voigt, perchè le cose qui stanno peggiorando, giorno dopo giorno…e le ripeto, che io sono ateo. Cristo santo. Maledettissimo clima. Ma perchè continuare con questa resistenza assurda. Siamo in quattro in tutto il mondo, nessuno ci...

Have you seen my shoes, honey?*

Get up early in the morning tante cose nun te ‘e scuorde cchiù lascia sta ‘a nustalgia so’ fatte d’a vita mia… Pino Daniele, Have you seen my shoes, dall’album Vai Mo’ (1981) Giusto per farvi capire come sto. La pausa pranzo, mi pesa. Non ho voglia di stare in compagnia e da qualche giorno mangio davanti al monitor del mio pc…mi porto il cibo da casa. La cosa ha i suoi lati positivi anche se è una di quelle...

Infinite F.

C’è la tua agenda che mi guarda.Anzi, c’è la tua nuova agenda che mi guarda. Quella del vecchio anno, quella blu, è riposta gelosamente nel cassetto dei ricordi che sfoglieremo avidamente tra qualche anno.Su quella blu, io ho scritto per un bel po’. Un anno circa. Scrivevo di te, ancora nel pancione, scrivevo di quello che non vedevo.Scrivevo di quello che (ti, ci) accadeva fuori. Poi sei venuto al mondo. E io per un po’ ho continuato a scrivere.Scrivevo di come...

Le balconarie

L’altro ieri sera non mi sentivo molto bene. Di conseguenza, ho dormito male. Sarà che non ho potuto votare alle Quirinarie del m5s. Quindi visto che sono invidioso di cotanta democrazia, ho indetto anche io le mie votazioni. Si sono svolte a casa mia. Sul balcone. Infatti le ho chiamate le Balconarie. C’era un bel sole, si stava benissimo. Avevano diritto al voto tutti quelli alti, quelli bassi, quelli simpatici ma anche quelli antipatici, quelli che non la pensano come...

Essere E.

La piccola pizzeria è incastrata tra un negozio di elettrodomestici e un’edicola.L’ambiente è familiare, la cucina casalinga, la pizza pure e la farinata anche.I prezzi sono prezzi del nuovo millennio.Forse qualche anno fa avremmo avuto qualcosa da ridire. Il locale è naif. Come i proprietari. E. serve ai tavoli, mentre K. prepara e sforna dal forno elettrico gustose (e oleose) pizze al padellino* di discreta fattura.K. è una ragazza carina, verso i quaranta, minuta, con una voce da cartone animato...

Molesti a parte

È la consueta pausa pranzo. Qualcuno si lamenta sempre. Normalmente sono io. Ogni tanto è Claudio. Paolo, invece, non si lamenta mai. O quasi Ore dodici e trenta di una normale e tranquilla pausa pranzo. Si fa l’appello e si parte. Quasi sempre solito posto e solita strada. Quasi sempre ci si sfotte, si ride, spesso si parla di calcio, quasi mai di lavoro anche se si parla di quello che succede in azienda, si parla anche di cose serie,...

Non mi piacciono gli altri

Prologo Michele: “Comunque…lo vuole sapere il mio problema? Non mi piacciono gli altri…”. Psicologo: “Chi non le piace, per esempio?”. Michele: “Ehhhh…c’ho una lista qui dentro”.* Non sopporto i qualunquisti. Non sopporto quelli che si definiscono fotografi. Poi prendono uno scatto, usano (anche bene) programmi di fotoritocco e hanno un’altra foto: completamente diversa e innaturale, perchè tanto la luce, i colori, le regole di scatto e di stampa non contano. Non sopporto quelli che il posto delle loro vacanze è...

La fedeltà del segugio

Premessa. La lunga settimana di coppe, per me è come un rosario da sgranare. Partite, tante. Goal, tanti. Una pioggia di cartellini rossi, gialli, sostituzioni e un caldo insopportabile nell’ufficio che ci contiene. Poi si torna a casa. L’adrenalina è alle stelle. Non riesco a dormire subito. Poi crollo. Stanco. E il mattino dopo mi sveglio presto. Non riesco a dormire a lungo. E il mattino dopo le serate lavorative, inevitabilmente, squilla il citofono. Oppure, se non mi ricordo di...