Il giorno della morte di Mohamed Timoumi
“Allora lei si ritiene innocente?”. Il commissario Roselli mi puntò in faccia il suo dito indice. Io non riuscivo a dire altro che: “Non è stata colpa mia. Non è stata colpa mia.”. L’avrò ripetuto cento volte. Eppure, credetemi…non fu colpa mia. Mohamed Timoumi si gettò dall’ottavo piano di casa mia, davanti ai miei occhi e quelli del mio amico Michele. Indossava la maglia del Marocco, quella della nazionale, rossa, numero dieci, con la stella verde sul petto. Si gettò...