Di primarie, pensieri, parole, opere ed omissioni – Ovvero ve li dò io ‘sti due euro

Premessa
Questo è un post accorato.
Politico. Monocolore. Civatiano.

Viene fuori che domenica, dopo anni, voto per qualcuno e non contro qualcuno.
Già questo è un passo avanti. E mica piccolo.

Mi guardo allo specchio senza abbassare lo sguardo e lo ripeto chiaramente: questo è l’ultimo appello, dopodiché, almeno per quanto mi riguarda, au revoir PD.

Ho deciso di fare campagna pro-Civati.
Ho fatto una donazione economica di sostegno.
Ho votato la mozione.

Ho rotto le scatole a tutti con il mio candidato.
Insomma, ho fatto tutto quello che potevo fare per convincere amici e parenti a sostenere la candidatura.

Solo che la lotta è stata dura: sapeste quanti Uh, ma io due euro al Pd non li dò.

E quanti Io non credo più al Pd (e come dargli torto? In fondo hanno solo esaurito la pazienza prima di me).

Poi ci sono i delusi dalla politica per cui la politica è una cosa sporca.

Poi ci sono quelli che dicono, Voto Cuperlo altrimenti vince Renzi. (O viceversa)
E poi, per ultimi ci sono i peggiori, ovvero quelli che ti dicono Io non vado a votare, ma se andassi voterei Civati.

Ecco, mi chiedo: ma tra tutte le motivazioni possibili ed immaginabili, perché l’ultima?

Sei un potenziale elettore di centrosinistra? Sì? Ti sta a cuore il centrosinistra? 

Sì? E allora perché cazzo non vai a votare? E soprattutto perché non vai a votare Civati?

Non vai a votare perché non te ne frega un cazzo, ti piace lamentarti a prescindere, e non sarai mai disposto a sporcarti le mani nemmeno mezza volta anche se magari lo hai già fatto in passato e questa è l’ennesima occasione che decidi di dare al partito, alla politica e a te stesso.

Questa volta, a differenza del passato penso ne valga la pena, per un motivo peculiare.
Il candidato.
E’ giovane. Determinato. Capace. Intelligente. Di sinistra.
Qualcuno mi ha anche detto, ma ancora destra e sinistra? Siamo nel 2013! Eppoi vi fidate ancora di ‘sta gente?
Lo so, sono un eterno romantico. Uno di quelli che pensa che certe cose si possano migliorare avendo fiducia nelle persone.

La politica è una di queste.