Separati

Entrano insieme in casa. Sono stanchi, sudati. Puzzano un po’.
Non hanno fatto molto, diciamo così, per guadagnarsi il loro pane quotidiano…ma l’hanno fatto e meritano rispetto.
Certo, lavorare è un’altra cosa, ma tant’è. Vivono in coppia, da sempre.
Tutte le mattine vengono svegliati, tirati via dal loro giaciglio e infilati nella routine quotidiana.
Dal lunedì al venerdì un inferno, stesso posto di lavoro, comodo ma strettino.
La sera, il supplizio. Presi, scaraventati qua e là e poi?
Centrifugati nei soliti screzi matrimoniali, appesi ad un filo che giorno dopo giorno li logora dentro, stropicciati dalla realtà della vita.
Il sabato e la domenica le cose cambiano un po’ ma per loro è più o meno la stessa solfa.
Ferie? Chi più chi meno si permette due o tre mesi di vacanza durante l’estate.In tutte le case del mondo, questa è la tragica esperienza di vita dei calzini.
In tutte le case del mondo, il rituale è sempre lo stesso.
In tutte le case…tranne che in una. Questa. La mia.
Qui succede ciò che due fratelli gemelli non vorrebbero mai accadesse.
Essere separati. Qui i calzini entrano insieme e non sanno se si rivedranno. Non sanno se ci sarà un’altra volta.
Si guardano con terrore, forse perché conoscono il rischio, terribile, che corrono.
Buttati in un cesto che li fagocita, li dimentica, li mescola.
Spesso entrano nella lavatrice con un compagno occasionale, di altra specie o di altra stoffa…
Spesso viaggiano di cassetto in cassetto alla ricerca dell’altra metà del cielo e spesso, purtroppo, non la incontrano…

(HAPPY END)
…Ma spesso…
…ma spesso, si ritrovano, si riuniscono, dormono abbracciati tra la biancheria. Profumati. Certe volte talmente rilassati da essere stirati…
E così, vissero felici e contenti, fino all’ultimo rammendo.