Sinistri scricchiolii

1°maggio
Nella piazza affollata di bandiere e di gente, il morale è basso.
Si sorride a denti stretti.
“Come va?” “E come vuoi che vada…così…”La batosta elettorale ha lasciato i segni e se il PD inizia un rischioso processo di involuzione, l’ennesimo di una travagliata storia, la sinistra continua inevitabilmente a farsi del male.
L’autocritica, la lotta di classe, il proletariato e i padroni…ma siamo o non siamo nel 2008???
Sinistra critica (ancora di più di quanto non sia la sinistra), partito dei comunisti italiani, rifondazione comunista, partito comunista dei lavoratori…fuori dalle sedi istituzionali per via di una scelta politica suicida.
Continuare a contarsi per stare all’opposizione.
Responsabilità? Giammai.
Oggi Bertinotti è stato aggredito da militanti dei centri sociali.
Che amarezza.

Continuiamo imperterriti a ripetere gli stessi maledetti errori.
Sempre in bilico, sempre alla ricerca di una mediazione, sempre divisi.
Viviamo un tempo distante, un tempo maleducato, cattivo, ingiusto e non riusciamo ad interpretarlo.
Prigionieri del presente. Timorosi del futuro. Lo sguardo sempre rivolto al passato.
Intanto il mondo cambia. La nostra società cambia senza che nessuno di noi riesca ad intercettarne le paure, le necessità, i sentimenti.
Abbiamo sopravvalutato le persone? O forse le abbiamo sottovalutate?

26 maggio*
“Il PD deve andare nella direzione che gli è sempre stata congeniale e che lo ha fatto forte, deve lottare per il cambiamento di questa società. Forse negli ultimi tempi è stato fatto in modo inadeguato…
Come dovrebbe fare? Come dovrebbe fare…l’alternativa democratica mi sembra qualcosa di fisiologicamente maturo…utile, per il nostro paese. Perché voi non ritenete possibile questo? Perchè non ritenete possibile il PD al governo? Cosa c’è che non va? Cosa c’è che non va? Il programma? Cosa dobbiamo fare, ancora? Noi dobbiamo guardare al nuovo. Noi dobbiamo aprire le porte del partito a tutti. Ai giovani, alle donne, ai lavoratori, ai movimenti. Noi dobbiamo dire: “Venite, venite nel partito. Prendetelo. Vediamo insieme cosa possiamo fare…Questo…sentimento…popolare… nasce da meccaniche divine…è un rapimento mistico e sensuale, mi imprigiona a te, dovrei cambiare l’oggetto dei miei desideri, non accontentarmi di piccole gioie quotidiane, fare come un eremita che rinuncia a sé…E ti vengo a cercare con la scusa di doverti parlare perchè mi piace ciò che pensi e che dici…perché in te vedo le mie radici…Questo secolo oramai alla fine, saturo di parassiti senza dignità, mi spinge solo ad essere migliore con più volontà…(Emanciparmi dall’incubo delle passioni) cercare l’Uno al di sopra del bene del male essere un’immagine divina di questa realtà…e ti vengo a cercare perché sto bene con te…”

*con i dovuti cambiamenti, uno spaccato (attualissimo!!) tratto da Palombella rossa di Nanni Moretti. Di seguito la scena in cui Michele Apicella canta davanti alle telecamere della tribuna elettorale.

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

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