Suonano alla porta.
Penso: “Ma se il campanello non funziona?”
Suonano dalla strada. Vado al citofono e rispondo.
Nessuno.
Sento una voce provenire dal ballatoio…
Apro la finestra di casa.
Dietro il cancello di ferro, un ragazzo. Vent’anni o giù di lì, completo scuro, elegante, cravatta, cartellina di pelle…veramente impeccabile.
“Compagno!”
“Scusi?”
“Salve io sono un compagno del circolo operaio…”
“No guardi, non mi interessa…”
“Anche se non le interessa, può acquistare una copia che ho qui (estrae una copia di Lotta comunista), facendo un’offerta…”
“La ringrazio, arrivederci”.
Faccio per chiudere la porta e rientrare in casa quando il ragazzo mi saluta dicendo: “Grazie a te, compagno”.
Piccole riflessioni. La prima.
Ma come cazzo si fa, a parlare di lotta di classe, comunismo, potere operaio, nel 2006?
E’ alquanto anacronistico, soprattutto se ti vesti come un modello di Armani!
La seconda. Fa un certo effetto, dopo tutti i cambiamenti di questi ultimi vent’anni, sentirsi chiamare “compagno”.
Magari è ridicolo, però rassicura… Terza e ultima. Prima il campanello non funzionava.
Adesso sì. Potere operaio…
Diavoli e angeli, ciscuno a suo modo fa miracoli e devo dire che riuscire a fare funzionare un campanello ormai muto da secoli effettivamente è più che un miracolo.
Una sola imposizione delle dita e…driiiin
Diavolo o angelo? Certo il mitico Woody dice che il più grande comunista sia Gesù, ma chi può confutare che i comunisti si cibino di bambini: qualcuno ne è forse testimone materiale?
Mi basta sapere che i miracoli avvengano anche oggi, al suono di un campanello e per mano di un vecchio inossidabile ideale: religione o comunismo?