Everything is verboten – vers. 2.0 (reloaded) – Episodio III – Fine

Bressanone/Brixen (Sud Tirolo)
13 luglio 2009

♫ ♪♫ ♪♫ Marrrrina, Marrrrrina, Marrrrrina
Ti foglio al più presssto sposar ♪♫ ♪♫
Oh, mia pella mora no, non mi lasssciar…♪♫ ♪♫*

Pronti. Partenza. Via.
L’ultimo atto ha sempre qualcosa di amaro.
L’ultimo ricordo dopo lo smantellamento della computer room e delle casse riordinate e pronte per un’altra trasferta, resta la sgroppata solitaria sulla fascia destra del rettangolo verde, palla al piede, di un giovane sovieneto (perdonerete il neologismo) che, chioma al vento, parte in contropiede nella partitella improvvisata bianchi vs colorati.
Basta un pallone e anche stanco, sfinito, in bilico tra mille pensieri, ti lanci in una sgroppata liberatoria alla Bruno Conti.
Nella mezza giornata prima della partenza, solito shopping per le vie del zentrum, alla ricerca di un souvenir kitsch, indecisi tra speck, pane al kamut a prezzi spropositati, marmellate ai mirtilli e kirsch di una dolcezza infinita.
Dolcezza infinita. Proprio come quella della Sig.ra Elizabeth (ribattezzata Sig.rina Rottenmaier, facente parte dello staff del nostro albergo, il Grüner Baum della Famiglia Stremitzer) che alle 10.02 di questa mattina, vedendo arrivare l’ultimo ospite per la colazione dice: “Ahhhh…in ritardo…E ben oltre le dieci…Facciamo in fretta, perché sto per ritirare tutto!”.
La colazione termina alle 10. Ci scusi Frau Elizabeth ma non siamo proprio abituati a tutto questo.

Grazieschoen (Dankeschoen).

* Senza enfasi, il più grande cantastorie del sud tirolo ha allietato una nostra serata al ristorante del Grüner Baum. Indimenticabile O’sole mio in quasi italiano…

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

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