Le montagne in Olanda non esistono _6ª e ultima parte

Guida rapida ed essenziale alla conoscenza dei Paesi Bassi
Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Zwolle… e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Arnhem. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di tornare.*
Danilo Roy Batty

Giorno
Da nord a sud. Groningen-Nijmegen.
Da Groningen: Assen, Zwolle, Apeldoorn, Arnhem e Nijmegen. Paesaggio movimentato (?) come in una cronometro, per specialisti, al Tour de France. Verde ovunque, mucche e pecore che pascolano.
Monotonia assoluta.

Notte
La notte olandese è fresca. E nell’ultimo viaggio da Nijmegen verso Groningen, si tirano le somme di un’altra esperienza, di altre cose viste e conosciute, di facce e persone, di luoghi.
La strada è buia.
Da Nijmegen si esce rapidamente. Arnhem è a due passi e la puoi sfiorare mentre la attraversi.
Apeldoorn è una conseguenza…sessanta km volati via e non te ne sei nemmeno accorto.Si passa per foreste fresche e buie e Zwolle è lì, alla fine di quel ponte lunghissimo e infinito.
Mancano ormai cento chilometri.
La notte olandese diventa umida. La pioggia bagna il parabrezza della mia auto mentre in sottofondo la musica mi tiene sveglio.
I fari mi guidano.
Sto passando per Assen, ormai Groningen non è più un miraggio.
I primi capannoni della zona industriale, una statua illuminata a giorno, le indicazioni cittadine.
Uscita 39.
L’ultimo canale è alle spalle e l’ultima traversata verso nord è conclusa.
Sono le 2 e mezza del mattino.
La notte è fresca, qualche uccellino inconsciamente inizia a cinguettare.
E’ tempo di tornare.

Foto de Il Bradipo errante, Frisland, giugno 2007

*cit. mutuata da Blade Runner

 

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

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2 Risposte

  1. gae ha detto:

    Capisco che partire è un po’ morire, però… maronna che tristezza che mi hai messo!!!

    Il paesaggio olandese rende, come la cucina, il senso del popolo che lo abita: piattume totale e nessuna capacità di distinguersi.

    Piuttosto: citi il Tour. Bravo! E ricorda che devi preparati, perché la gambetta comincia a scalpitare. Thenuisse è già passato dal medico?….

  2. Keyser Soze ha detto:

    Vi dico solo questo: da sei mesi Theunisse è in Spagna a “prepararsi”.
    Circa l’Olanda i miei informatori. “che ci hanno avuto a che fare”, mi dicono che nei Paesi Bassi c’è una “cosa” tipica, un campo nel quale gli olandesi sono assolutamente insuperabili: i “Soldi”. Pare che abbiano una capacità di contrattazione abbinata ad una smisurata spilorocieria insuperabili.
    Ad ogni buon conto “Forza Zoetemelk!!”