Un mite inverno sudafricano. Ke Nako.* – 9ª parte –

Compendio semiserio alla conoscenza della città di Johannesburg e del popolo sudafricano.

2 luglio 2010

L’Africa si ferma
E’ il 120 minuto di Uruguay-Ghana. Gyan Asamoah ha l’opportunità storica di trascinare il Ghana tra le prime quattro squadre del mondo.
Un continente intero si ferma e trattiene il respiro. Tutti a Jozi tifano Black Stars: camerieri, poliziotti, tassisti, baristi.
E proprio nel giorno di Uruguay-Ghana ho visitato l’Apartheid Museum, storia di una vicenda terribile durata quasi mezzo secolo e non ancora del tutto superata.
Così ancora una volta, il calcio diventa veicolo di riscatto sociale, non solo per il Ghana, ma per tutta l’Africa.
Un’altra possibilità per il continente dalle elevate potenzialità, per uscire allo scoperto, per dimostrare che si può crescere a dispetto delle mille difficoltà esistenti.
Asamoah fallisce. La partita va ai rigori e il Ghana perde.
L’Africa e il Ghana abbandonano la Coppa del Mondo.

3 luglio

Soweto*
Inizia a bordo di una Mercedes 280 SE verde acqua del 1972 targa sudafricana ma con adesivo neozelandese, sedili in pelle marrone e carrozzeria in ottimo stato, la mia giornata a Soweto. La township alla periferia di Jozi, teatro delle rivolte anti-apartheid, città-quartiere simbolo di povertà e ribellione.
Ci accompagna un tassista che nel fine settimana non lavora e per arrotondare organizza piccoli tour.
Siamo gli unici bianchi e siamo l’attrazione principale. Al mercato, tra la gente che ci guarda come se fossimo marziani tutti si fermano a salutarci, a chiederci come stiamo, se ci piacciono il Sud Africa e Jozi.
Il tutto mentre il mio imbarazzo cresce in maniera spaventosa.
Sono tra le baracche di Soweto mentre i bambini mi corrono incontro, la gente mi parla e si fa fotografare.
Attraverso vicoli minuscoli e non posso fare a meno di notare che tutti sorridono mentre la musica esce dalle case, le donne stendono i panni su lunghi fili di acciaio, gli uomini chiacchierano e i bambini giocano.
Un ricordo indelebile. Un’esperienza straordinaria.
Questa è l’Africa e questa è la sua gente.
Questo è tutto ciò che mi porterò dentro per sempre.
Un sorriso, una stretta di mano.

*Soweto, acronimo di SOuth WEstern TOwnship

ilbradipoerrante

Di Torino, amante di calcio e sport, laureato in storia del Cinema, innamorato di Caterina e Francesco, sposato con il Toro. Se rinascessi vorrei la voleè di McEnroe e il cappotto di Bogart. Ché non si sa mai.

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1 Risposta

  1. tanogae ha detto:

    Pensa che anche io il 3 luglio ho fatto un’esperienza che credo che non dimenticherò mai e che mi ha dato tantissimo: per la prima volta sono entrato in un reparto di rianimazione, per andare a trovare mio padre. Anche il silenzio insegna qualcosa, non lo sapevo.
    Un abbraccio ad uno dei miei scrittori preferiti!